lunedì 19 luglio 2010

SikelianHell, somme della vicenda.

Ancora non sappiamo se il festival si farà oppure no (edit: si farà). Gli organizzatori dicono di essere fiduciosi nel nuovamente instaurato dialogo con l'amministrazione comunale. Vedremo. Intanto possiamo vedere cosa questa vicenda con eco nazionale cambierà nella nostra città.
Il sindaco ha fatto una figura da democristiano esemplare. Possiamo definirlo "interprete della ecclesiastica volontà", visto che egli segue le – anche inespresse – volontà di vescovo e compari, dimenticando che non rappresenta la – seppur cattolica – maggioranza, ma ogni singolo cittadino. E dimenticando anche che la censura, di qualsiasi stampo sia, non trova spazio nell'ordinamento di uno stato laico e democratico.
Don Enzo Santoro ha fatto una magra figura, senza nemmeno averne colpe: ha semplicemente ascoltato uno scemo allarmista e disinformato che lo ha allertato su qualcosa dicendo una marea di falsità. (Mi facevano notare che al sacro cuore a natale/carnevale/etc fanno feste con nusica [no, non è un typo] house. Il caro Santoro sa che il 90% di quelli che "ascoltano" tale nusica tira cocaina e che la stessa nusica incita al consumo di tale sostanza, oltre ad avere [a questo riguardo c'è molta confusione fra cause ed effetti, dovremmo indagare meglio] effetti diretti sulla materia cerebrale?).
Il carissimo vescovo di Trapani ha fatto una figura da persona ignorante e presuntuosa, datosi che non ha nemmeno avuto la premura di informarsi oltre i soliti luoghi comuni. Anche la semplice lettura di un breve articolo del cattolicissimo Carlo Climati, avrebbe dato al caro prelato una conoscenza, benché non del tutto neutrale, superiore a quella che ha attualmente. Conoscenza che gli avrebbe risparmiato la confusione fra rave e concerto, gli avrebbe fatto capire che poco aveva a che fare la – seppur legittima – religione satanica con tale evento, e anche che ancor di meno si notava un'ideologia autodistruttiva ed alcolica, presente in maniera sicuramente maggiore fra i giovani abbandonati nelle strade (perché si sa, in parrocchia si ci va volontariamente, nessuno ti trascina da nessuna parte per farti capire che ci sono alternative al divertimento alcolico) di cui nessuno si cura, se non regolando gli orari di vendita di alcolico, con una stupida ipocrisia proveniente da un'errata lettura del territorio.
L'arciprete era ad una riunione, non si sa quale, non si sa perché, non si sa a che titolo; in cui si discuteva di tale concerto. Se qualcuno sa, per favore parli. Onde evitare che possa fare una figura del tipo "Ero al municipio e mi sono perso. Ad un tratto mi sono trovato in una stanza dove il sindaco discuteva col commissario.". Evitiamo.
Vergogne ha trattato la vicenda in modo non del tutto npov, e volendo cercare scuse, la colpa di questo è di sindaci e sacerdoti che riservano le loro comunicazioni a organi di stampa cartacei, a diffusione limitata e a pubblicazione lenta, lentissima. Tutto questo al contrario di una officine festival che ha comunicato rapidamente ed efficacemente con tutti quanti avevano fame di informazioni.
La chiesa locale nel suo complesso si è dimostrata capace di manifestazioni di odio profondo, che farebbero rivoltare nella tomba – se non fosse resuscitato al terzo giorno – anche Gesù Cristo. Il caro vescovo, tanto per continuare, non si sarà nemmeno chiesto cosa il suo più profondo ispiratore [suppongo sia il suddetto Cristo] avrebbe fatto, in una situazione del genere: io dubito fortissimamente che il suddetto avrebbe mai pensato di esprimere giubilo con un comunicato stampa in relazione ad un supposto annullamento della manifestazione.

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