lunedì 21 maggio 2012

Vandalismi. Minacce, silenzi e morti inutili.

Questa mattina ho postato una foto. Poi ho pensato.

L'attentato, che io sappia, non è stato rivendicato. Niente svastiche sbombolettate, niente ingiurie sui muri. Questo, dal mio modesto punto di vista, restringe a sole due possibilità: la prima, vento forte o vandali comuni; la seconda, quella grave, atti collegati a minacce precedenti.

Della prima non voglio parlare ché non c'è niente da dire. La seconda, invece, è più grave di quanto possiamo pensare. Indicherebbe che da una parte c'è gente minacciosa che non gradisce elezioni; dall'altra c'è una massa di coglioni che ha deciso di farsi ammazzare, restando silenziosa mentre riceve minacce.

Shit happens, ma vogliamo sperare che sia stato il vento.

Non avrei saputo trovare modo migliore per dar loro ragione.


/via alcamo.it

venerdì 18 maggio 2012

Le scelte di Bonventre

«se suo figlio o figlia fossero omosessuali, come reagirebbe?»

«sarebbero scelte loro.»

E questo, sarebbe un medico?

Questo è un parrino. Un parrino che dice una scemenza simile a pochi giorni dalla giornata internazionale contro l'omofobia e la transofobia. Un altro democristiano esemplare. Per favore, davvero; un'illusione di democrazia che si dimostra una pretocrazia con il papa in capo... nulla di nuovo.

(Si, li ho nominati poco. Per un motivo molto semplice: sono i margheritari alcamesi, non sono una novità, non mi va di ascoltarli, mi fanno già schifo a livello nazionale.)

Oh, oh, oh. Toccateci tutto tranne la Madonna!

C'è un po' di polemica su dei volantini trolleschi usciti fuori, con, a quanto pare, un'immagine della madonna con la faccia di uno dei candidati a sindaco—o madonna che tiene in mano il bambinello, con la faccia del secondo sostituita.
A parte il fatto che c'è qualcosa di geniale, in un'idea del genere, mi ha parecchio sorpreso la reazione dei coinvolti (per quanto comunque deprecabile firmare qualcosa con nomi altrui). La nuova politica che strizza l'occhio alla censura: qualcuno pensi ai bambini, le lamette, oddio, le lamette. I porni, oddio, i porni. I piratozzi, oddio, i piratozzi!
La cosa migliore per abbattere un troll del genere sarebbe stata riconoscere ed usurpare il suo lavoro, dicendo: «si, li abbiamo fatti noi, e quindi?». Quindi difendersi dalle accuse di blasfemia rivendicando le necessarie libertà artistiche.

Qualcuno abbastanza intelligente da credere ancora nella libertà di parola fa una foto a questi volantini "blasfemi" e me la fa vedere?

(e si, me ne fotto altamente del vostro sentimento religioso: fa soltanto danni)

venerdì 6 aprile 2012

C'è una lista civica che si sta presentando alle comunali, qui. Si chiama alcamo bene comune.

Parlo di loro giusto perché m'annoia parlare degli altri, che dovrebbero esser peggio: quello dico di abc si applica anche ai suoi competitor.
È nata con un'idea interessante, quella di avere un sindaco che non fosse l'ormai noto senatore Nino Papania, detto anche "il papa," persona la quale, "tutti sanno ma nessuno dice," insieme ai suoi compari del PD ex-margherita avrebbe riempito il comune di assunzioni clientelari, che qualcuno considera addirittura schiavistiche. Giusto per avere un piano della situazione (di cui a me non frega assolutamente nulla).
L'idea era buona, ma hanno sbagliato tutto (tranne la comunicazione: i loro addetti stanno facendo davvero un ottimo e coinvolgente lavoro): in parole semplici, nonostante fra loro ci sia qualcuno davvero intelligente, sono in media le solite menti ristrette che hanno prodotto la merda attuale, con i soliti ragionamenti da "paese che si vuole sentire città" (autocit). Menti fra l'altro schiave di un concetto di rispetto deferente ed umiliante, oserei dire mafioseggiante e bullistico.
Il punto più divertente è il loro programma e la sua stesura collaborativa: hanno una paura matta che qualcuno glielo copi, collaborazione e segretezza. Per questo, nonostante abbiano un gruppo facebook da 3000+ membri, pretendono che sia discusso e formato in riunioni fisiche, naturalmente senza alcuna trasparenza riguardo le tappe intermedie.
Qui c'è un documento che ho scritto a loro riguardo. È un pdf di 7 pagine con osservazioni e commenti, spaziando da trasparenza a democrazia, fino a tolleranza e dichiarazione d'indipendenza del cyberspazio.
Vivendo quest'esperienza ho capito come ci si sente a parlare con gente che non ha idea di cosa tu stia intendendo, infatti mi sono trovato a sentirmi dire di essere un "esibizionista sapientone" perché dissi loro di usare google apps parlando di, neanche fosse satana, "record mx" e qualche altra possibile nerdata; e mi sentii dire anche "non abbiamo neanche il tempo di discutere le cose importanti" quando gli chiesi sotto che licenza avrebbero pubblicato il programma.
Restiamo senza speranze.

venerdì 1 aprile 2011

Capretti.

Vi ricordate di quell'evento musicale che si svolse in agosto allo stadio Lelio Catella?
Ecco. Ci giunge da un nostro anonimo informatore la notizia che durante tale evento sarebbero avvenute parecchie manifestazioni della blasfemità dei partecipanti.
Oltre agli ormai noti baccanali sotto il palco, quella che ci ha più lasciati allibiti è stata l'uccisione mediante crocifissione di un capretto, figlio del caprone simbolo inequivocabile del demonio, e la sua successiva cottura arrosto sulla stessa croce metallica usata per issarlo in mezzo al terreno di gioco del nostro stadio. Inevitabile la successiva spartizione delle sue carni, mimica della spartizione del corpo di Cristo.
Possiamo mai noi tollerare che tale gente, inscenatrice di vili allegorie della morte e crocifissione di Cristo, nonché della sua comunione con tutti noi, resti in giro per le nostre strade, libera di camminare in mezzo ai nostri bambini?
Qualcosa deve essere fatto. Vi esorto a pregare tutti insieme per loro, affinché si rendano conto delle aberrazioni che stanno compiendo ed anche a loro si apra la via verso la salvezza eterna.
Ricorderemo sempre con affetto quel povero agnellino.

martedì 29 marzo 2011

Lo scalo di Birgi bla bla bla.

Leggo che il presidente Turano, insieme a tutti quelli che gli fanno compagnia, non ha il minimo senso del ridicolo. Siamo in guerra, Gheddafi potrebbe avere missili in grado di colpire fino a Roma (e anche oltre, ha tentato di comprarli non si sa bene se riuscendo o no);  e la preoccupazione massima di questa gente è:

  • Il crollo economico derivante dalla chiusura di Birgi. Che non esiste, se si sa gestire la chiusura avendo un altro aeroporto a soli 100km;
  • Evitare una tendopoli per accogliere chi arriverà (ovvio, meglio in mezzo alla strada).
Che cosa pensavano, alla provincia, quando hanno investito in Birgi? Che l'unica base AWACS dell'europa meridionale non sarebbe mai stata coinvolta in azioni di guerra tali da totalizzarne la pista? O in alternativa che sarebbe abbastanza sicuro condividere una pista con l'aviazione NATO che, incazzosa, non guarderebbe in faccia nessuno?
Poi, naturalmente, c'è la possibilità che vogliano solo farsi vedere impegnati. Ma?

lunedì 27 settembre 2010

Comunicazione assessoriale nel web 2.0

In questi giorni i frequentatori di alcamo.it hanno notato la presenza fra i commentatori dell'attuale assessore ai lavori pubblici, o almeno di un suo omonimo. La mia attenzione è stata attirata dalla differenza di stile fra il primo commento e gli altri due. Ecco il primo:
 Ed ora l'inizio degli altri:

A me pare molto probabile che questa persona si sia fatta scrivere gli ultimi due commenti da qualche altro ghostwriter. È mai possibile che una persona che ricopre certi incarichi debba ricorrere ad altri per gestire la sua comunicazione, anche al più elementare livello? I post sono qui e qui.

sabato 25 settembre 2010

«Trapani connection Le relazioni pericolose del presidente Turano»

Dall'Unità di Giovedì 23 settembre:
Le carte che inguaiano il presidente della Provincia di Trapani Girolamo Turano. Copiose e particolareggiate, parlano di rapporti di affari e di frequentazioni tra il politico eletto nelle file dell’Udc e personaggi vicini a Cosa Nostra e sono tutte contenute nell’informativa inviata al Tribunale di Trapani dalla Direzione Investigativa Antimafia con cui è stato chiesto e ottenuto, la scorsa settimana il sequestro dell’immenso patrimonio dell’imprenditore Vito Nicastri, nato ad Alcamo, re del business dell’eolico nell’isola, uomo al centro di numerose inchieste a fianco di esponenti mafiosi e considerato dagli investigatori il collegamento tra la criminalità organizzata e il potere politico locale. L’informativa in questione dedica un intero capitolo ai rapporti tra Nicastri e Girolamo Turano, suo compaesano, classe ’65, ex consigliere Regionale Udc nella scorsa legislatura dell’Ars. Cognome noto il suo visto che a ottobre del 2008 si seppe di indagini per associazione mafiosa a carico di suo padre Vito. Ora, nel tentativo di far luce sulle relazioni... [continua]

lunedì 16 agosto 2010

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

Come non bastasse averlo notato prima, in questi giorni (e anche prima, a dir la verità) sono ricomparsi i famosi cartelli sgrammaticati.
Con gli stessi, identici errori di due anni fa. È mai possibile?