(disclaimer: questa non è una vergogna alcamese, solo un post da blogosfera)
Come possiamo leggere sullo stesso sito, si avviano a chiudere baracca per cambiare format, abbandonando la struttura a blog per passare a non si sa cosa, credo a qualcosa di ancora più 2.0.
Saluteranno i loro followers, come si dice su twitter, con una serie di cinque raccontini con incipit comune scritti dagli autori principali.
Era da un po' che si aspettava un risveglio o una mossa del genere, io avevo notato che i post erano sempre più temporalmente distanti l'uno dall'altro.
Come disse il webmaster Vincenzo, probabilmente un giorno alcamo.it risorgerà dalle sue ceneri, avanzando contemporaneamente all'evoluzione del mondo con nuove e rinnovate sezioni. Tutti aspettiamo quel giorno.
Vergogne resterà qui da blog, perché per questo è nato, magari anche valutando contributi esterni e nuovi autori, se vorranno arrivare. Vergogne può farlo perché ha poche visite e deve ancora crescere molto, of course...
Beh, come concludere se non dicendo «arrivederci, alcamo.it», vedendo un pezzo importante della blogosfera alcamese (esiste una blogosfera alcamese?) che se ne va?
Cosa succede in giro per l'italia? In giro per l'Italia succedono tante cose, ma Alcamo si rende sempre particolare. Blog collaborativo, scritto da gente stanca di vedere l'immagine di Alcamo vandalizzata dai suoi stessi cittadini.
mercoledì 21 ottobre 2009
sabato 17 ottobre 2009
Autostop: un venerdì di ordinaria follia
Oramai è noto che quando ci si reca a Palermo bisogna tenere conto di ciò che può capitare. Traffico caotico, inquinamento e scippi (i cosiddetti "fermi" da parte di una curiosa minoranza-diciamo così- sociale definita delle "facci tagghiati") sono infatti all'ordine del giorno. Quindi ogni volta che raggiungiamo il capoluogo sappiamo a cosa andiamo incontro. Il problema è che adesso si rischia pure quando si torna ad Alcamo! Proprio così! Tutto ciò a causa della ditta di trasporti di linea "Segesta". I problemi riscontrabili sono fondamentalmente due: lo stato dei pullman e la carenza dei posti su questi ultimi. A tal proposito riporto la mia esperienza personale. Ieri tornavo da Palermo con il pullman delle 13:30. E già qui il primo inconveniente: il pullman è partito dalla Stazione Centrale delle FS quasi VENTI minuti di ritardo. Una cosa ingiustificabile per una ditta che si vuole ritenere seria. Ciò ha determinato l'accumularsi dei passeggeri che dovevano prendere il mezzo delle 13:30 e quelli che invece si erano muniti di biglietto con l'intenzione di partire alle 14:00. Si è partiti quindi dalla Stazione (sempre con i famosi venti minuti di ritardo) con il pullman già quasi pieno. Nel giro di un paio di fermate il mezzo aveva oramai saturato le sedute disponibili e si arrivava in questa condizione alla fermata di Via Libertà. E qui successe il caos...i viaggiatori inferociti volevano salire sul mezzo a qualsiasi costo, disposti anche a viaggiare in piedi. Ma ciò non è consentito dal regolamento dell'Azienda-e credo sia addirittura illegale-, pertanto l'autista ha invitato i suddetti passeggeri ad aspettare la successiva corsa per tornare ad Alcamo. Piccolo particolare: questi signori erano stati lasciati a piedi anche dall'autista precedente. Erano quindi in attesa dalle 12:30. In questi casi la frustrazione fa brutti scherzi. I passeggeri sono saliti in massa e quelli che non sono riusciti a salire si sono posti davanti al pullman blu con l'intento di tenerlo bloccato sulla strada. A questo punto l'autista non aveva altra scelta che chiamare l'Azienda per far mandare un altro mezzo su cui far accomodare i passeggeri appiedati. Un mezzo che, per onestà intellettuale, devo dire che è arrivato quasi subito. Ma, come avevo accennato, c'è un altro problema: lo stato di manutenzione dei mezzi meno recenti. Ieri ad esempio mancava il cuscino di un sedile che era saltato via, cadeva acqua dalle "paratie" superiori, alcuni sedili erano bloccati in posizione inclinata. Cosa può fare la "Segesta" per ovviare a questi inconvenienti? Innanzitutto monitorare costantemente lo stato dei propri mezzi di locomozione. Poi, secondo me, anche aggiungere una ulteriore corsa alle 13:00, quantomeno il venerdì, così da diluire almeno un po' il traffico passeggeri nell'ora di punta del fine settimana. Fateci sapere cosa pensate al riguardo e raccontateci gli episodi significativi di disservizio a cui avete assistito. Buon viaggio a tutti i pendolari.
lunedì 5 ottobre 2009
Cerchiamo di migliorare il piano del traffico?
Dopo aver parlato molto del piano del traffico e averne dette peste e corna, dopo averci pensato e aver valutato, vi proponiamo, caro pubblico, delle possibili migliorie.
Ancora adesso, c'è qualche problema derivato dal fatto che quasi nessuno rispetta la svolta obbligata a destra arrivando ad Alcamo, e non è difficile capire perché: questo piano del traffico, seppur migliore del precedente (inesistente?) non porta abbastanza vantaggi a tutti.
Cerchiamo di esaminare il piano per cercare di capire in quali punti è migliorabile, sperando che qualcuno legga e faccia sapere in giro se queste proposte sono gradite o meno: chi arriva da Alcamo marina debba svoltare a destra appena arrivato in corso generale Medici, allungando leggermente il percorso: cosa non per forza negativa, un percorso più veloce deve essere preferito a un percorso più breve.
Ma così non è, per alcuni motivi:
Ogni ulteriore proposta migliorativa di questa proposta è ben accetta.
Ancora adesso, c'è qualche problema derivato dal fatto che quasi nessuno rispetta la svolta obbligata a destra arrivando ad Alcamo, e non è difficile capire perché: questo piano del traffico, seppur migliore del precedente (inesistente?) non porta abbastanza vantaggi a tutti.
Cerchiamo di esaminare il piano per cercare di capire in quali punti è migliorabile, sperando che qualcuno legga e faccia sapere in giro se queste proposte sono gradite o meno: chi arriva da Alcamo marina debba svoltare a destra appena arrivato in corso generale Medici, allungando leggermente il percorso: cosa non per forza negativa, un percorso più veloce deve essere preferito a un percorso più breve.
Ma così non è, per alcuni motivi:
- Chi svolta a destra, per entrare nel paese, ha lungo il suo cammino DUE segnali "dare precedenza", che andrebbero fatti sparire all'istante, mantenendo solo quello che garantisce precedenza a chi va da Alcamo verso c.da Centopiazze.
- Via Nino Bixio è ancora a doppio senso, e c'è divieto di sosta su un solo lato (male), e come se non fosse necessario dirlo "quando il gatto non c'è i topi ballano".
- Sono state rimosse le transenne che impedivano di svoltare in via segretario Carollo, rendendo di nuovo meno scorrevole il corso generale Medici, e non lagnatevi dicendo "ambulanza, ambulanza" perché è meglio -notevolmente- che faccia 400 metri in più piuttosto che resti ferma in coda per 15-20 minuti.
Ogni ulteriore proposta migliorativa di questa proposta è ben accetta.
sabato 3 ottobre 2009
Alcamo marina è la prossima...
Questa una casa era Scaletta Zanclea, per renderci conto di quanto successo dovremmo leggere le parole che Giuseppe ha usato come didascalia:
C'era una CASA in quello spazio vuoto che si vede, che adesso si trova evidentemente altrove, perché? abusivismo? concessioni edilizie concesse mentula canis? Non lo so, so solo che prima o poi la stessa cosa succederà ad Alcamo marina, e per allora, l'unica cosa che vi auguro è di trovarvi altrove.
Ecco perché Alcamo non può essere il "pilastro" della nostra provincia
Scorrendo i vari blogs e siti che si occupano della nostra città, non ho potuto fare a meno di soffermarmi su un video sconcertante trovato pubblicato su uno dei suddetti siti. Oltre alla gravità del contenuto del video vi è anche la gravità dell'indifferenza con la quale è stato accolto e preso in considerazione su YouTube. Appena 95 visite (quando il sottoscritto scrive questo breve post)...
Vi lascio alle immagini che parlano da sole e non hanno bisogno di ulteriori commenti, anche se forse non resisterò alla tentazione di di scaricare, nei prossimi giorni, tutta la mia indignazione sulle pagine di questo nostro sito.
Vi lascio alle immagini che parlano da sole e non hanno bisogno di ulteriori commenti, anche se forse non resisterò alla tentazione di di scaricare, nei prossimi giorni, tutta la mia indignazione sulle pagine di questo nostro sito.
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