mercoledì 30 settembre 2009

Il conformismo...alternativo

Esponiamo brevemente un caso davvero singolare e curioso che era, o forse è ancora, possibile ammirare in Piazza Ciullo. Si tratta fondamentalmente del gruppo comunemente definito degli "alternativi". Essi si professano diversi dal volgo, dalla massa. Rifuggono da noi, più o meno comuni cittadini. Rifuggono da usi, costumi, regoli sociali comunemente accettate. E fino a qui il tutto potrebbe essere apprezzato, stimato, studiato. Il vero problema è che poi essi si ritrovano a essere abbigliati tutti alla stessa maniera. Si "pettinano" allo stesso modo, ascoltano la stessa musica, leggono gli stessi libri. Quindi mi pare che essi vogliano tanto emanciparsi dalla società perbenista e burocratica, giustizialista e snob, affermando l'unicità dell'individuo all'interno di una società costituita. Ma quale unicità professano, quale indipendenza di atto e pensiero vogliono portare avanti, se poi non si riesce neanche bene a distinguerli l'uno dall'altro? Quindi forse è meglio perseguire altre strade di auto emancipazione, guardare verso altri obiettivi filantropici e cercare veramente di prendere le distanze da una società corrotta e dalle limitate vedute, senza però poi doversi ritrovare uguali a colui che ci siede accanto, ancora una volta. Il senso del discorso voglio quindi ribadire: inutile cercare di distruggere un determinato modello di società, se poi si finisce col costruirne uno molto simile, seppur con caratteristiche, per taluni versi. precipue e inconsuete.

8 commenti:

  1. Vero, non si sa più chi sono gli alternativi e chi no, gli alternativi storici sono omologati fra di loro e non hanno più nulla di alternativo. Possibile mai che tutti abbiano bisogno di identificarsi in qualcos'altro per essere felici e contenti?

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  2. Mmm...ogni riferimento a persone o luoghi è puramente casuale? Della serie "ascoltiamo TUTTI i Radiohead!!! Altrimenti che rocckettaro sei!!!" oppure "W la matita esagerata per gli occhi?" XD
    Che bello essere ME!!! =)

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  3. LEGGENDO QST SCRITTO MI è PARSO DI TROVARMI DI FRONTE AL FU MATTIA PASCAL : FUGGE DALLO STEREOTIPO DELLA MASCHERA PER METTERSENE UN'ALTRA, TROVANDOSI 1 NUOVA IDENTITà...ED è PROPRIO QST CHE SUCCEDE AI COSIDETTI "ALTERNATIVI", E CHE DA' SPESSO LORO IL DIRITTO( ACQUISITO) DI CONDANNARE GLI ALTRI REPUTANDOLI SUPERFICIALI

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  4. :@ Andrea
    Non è puramente casuale. La Piazza è il luogo "imputato" dell'articolo. Se poi ti riferisci a nostre particolari *conoscenze* più o meno ti sbagli. Il gruppo è un altro. Precedente a quello che potresti avere in mente.

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  5. :@stardust
    Non è da escludere che le loro intenzioni fossero ammirabili è giustissime. Poi, come tutte le avanguardie, si rischia la degenerazione. E le maschere fanno comodo a tutti. Anche al sottoscritto che scrive sotto pseudonimo.

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  6. Qualcuno parla di "avanguardia", come se quei lordi e 'ngrasciati che infestavanao la piazza si potessero definire movimenti artistico-culturali e non pattume che giungeva direttamente dal napoletano. Moderiamo i termini e razionalizziamo la demenza cui piaceva apparire monnezza.

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  7. Anonimo mi hai fatto sorridere, palesati perfavore, anche in privato. trovi come contattarmi dal profilo, cliccando sul mio nome.

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  8. Li ho definiti "avanguardia" perché prima di loro ad Alcamo nessuno si era avventurato in queste arditezze antropologiche...so bene che le avanguardie storiche sono ben altro.

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