lunedì 2 febbraio 2009

Alcamo, come dei classicisti si riducono a ridicoli, senza far uso di idrogeno o similari

In questi giorni alcuni strani tizi si aggiravano fra i commenti nel blog del liceo classico di Alcamo.
Questi strani professori, personaggi da fumetto, fratelli di professori, attori, pornoattori erano abbastanza impegnati nel complimentarsi con una classe di loro, che ha totalizzato un punteggio particolarmente elevato nella trasmissione "Per un pugno di libri", in onda su rai tre.
Tali personaggi, presentatisi in veste assolutamente pacifica, sono stati, per usare un francesismo, ricoperti di insulti. Il motivo è ancora ignoto.
E va detto, inoltre, che tali classicisti non hanno capito molto bene il concetto di "blog pubblico", nel quale chiunque può trovare articoli che potrebbero potenzialmente essere interessanti, e quindi commentarli. A riprova di ciò si nota il fatto che alcuni hanno chiesto al moderatore di tale blog di procedere alla rimozione dei contenuti prodotti da tali personaggi. Richiesta che Cielo, da bravo moderatore, non ha potuto far altro che non considerare.
Tale esperienza, impone allo staff del blog di porsi una domanda: chi sono i giovani alcamesi, gli alcolizzati nel pomeriggio intervistati dalla vita in diretta, i premuniti assalitori dello sconosciuto che si trovano al liceo classico, i truzzi che ogni sabato si ritrovano in piazza per poi muoversi altrove?
Noi a questa domanda non abbiamo saputo trovare risposta. L'unica cosa che teniamo a dire è che noi ci sentiamo profondamente diversi da tutte le sopracitate categorie, in quanto riteniamo che la prima e la terza possano coincidere, e per quanto invece riguarda la seconda: pazienza, loro saranno i governanti di domani, nulla ci possiamo fare, se non sperare che imparino a rispettare chi sta loro intorno, anonimo o meno.
E neanche la loro immensa cultura potrà supplire alla mancanza di rispetto e umanità, doti fondamentali per relazionarsi proficuamente con gli altri appartenenti al genere umano.
Detto questo, non posso far altro che invitarli a riflettere (sempre che qualcuno di loro legga questo blog, cosa non probabile) su come si sono comportati. E su come si vedono alla luce della mia analisi.

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